Ingrasso perché sono stressato o sono stressato perché sono ingrassato?
In questo breve articolo vedremo insieme la relazione che esiste tra aumento di peso e stress. Qual è la causa e qual è l’effetto? Non ne siete sicuri? Bene, leggete qui e forse avrete le idee più chiare!
Provate a rispondere a queste domande:
Quando è più probabile che facciate delle scelte alimentari di cui vi pentirete? Quando tendete ad indulgere in abitudini negative che vorreste riuscire a modificare? Quando è più probabile che rimandiate l’esercizio fisico perché non avete voglia o tempo?
Per la maggior parte delle persone questo accade non certo quando si sentono bene e soddisfatte della propria vita, ma piuttosto quando si sentono stressate, lavorano troppo o sono sotto pressione. Sono momenti in cui c’è poca calma, ci si sente irrequieti e agitati e la mente tende a reagire in modo automatico piuttosto che a rispondere in maniera appropriata alle situazioni.
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Quindi l’aumento di peso può essere, a giusta ragione, inteso come una conseguenza di un periodo particolarmente stressante.
Ma è vero anche il contrario!
Aumento di peso e stress possono però avere anche una relazione inversa: ritrovarsi con qualche chilo in più dopo un periodo in cui a causa di ritmi di lavoro frenetici, impegni stressanti e grande difficoltà a staccare la spina e a rilassarsi, può comportare un incremento di sofferenza e frustrazione!
Inoltre, ci sono persone che tentano da anni di perdere peso, magari ci riescono e poi nel giro di poco recuperano i chili perduti: anche questo schema, noto come effetto yo yo, può essere fonte di stress ed accompagnarsi ad una grande insoddisfazione verso se stessi, il proprio corpo e la propria vita! Ecco quindi che anche la questione del peso corporeo può diventare fonte di stress!
Ma vediamo in che modo lo stress può influenzare le nostre scelte alimentari e cosa fa il corpo per rendere tanto difficile perdere peso.
Per prima cosa quando siamo sotto stress il delicato equilibrio degli ormoni che vengono secreti nel nostro corpo si altera: in particolare aumenta la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, appunto. Quando questa sostanza viene prodotta in quantità eccessiva o per un periodo di tempo prolungato, inizia ad avere un effetto dannoso sul corpo. Il cortisolo interferisce con la digestione e può persino bloccarla, inoltre aumenta e favorisce l’accumulo di grasso attorno al girovita, creando, come sostengono ormai diverse ricerche, le condizioni peggiori per il calo o mantenimento del peso corporeo.
Lo stress fa aumentare la pressione sanguigna ed innalza i livelli di colesterolo nel sangue, aumentando l’incidenza di infarti e malattie coronariche. Ha inoltre un impatto negativo sul sistema immunitario, rendendoci più vulnerabili alle malattie.
Un’idea da mettere in pratica
La pratica della Mindfulness ci aiuta a vivere in modo diverso i momenti di stress, dolore e difficoltà, insegnandoci a rispondere agli stimoli anziché reagire ad essi in modo impulsivo e automatico.
Molto spesso, infatti, reagiamo alle situazioni problematiche mettendo in atto comportamenti abituali e “non pensati”, inserendo il “pilota automatico”, senza darci la possibilità di creare uno spazio per un’alternativa.
La pratica, aiuta, inoltre a sedimentare e sostenere abitudini di vita più salutari: una corretta alimentazione, esercizio fisico regolare e buone abitudini per conciliare il sonno e mantenere il giusto ritmo sonno-veglia.
Quindi, perché non provare?