Social Media e senso di inadeguatezza

social media e senso di inadeguatezza

Social Media e senso di inadeguatezza: i Social influenzano le nostre vite in molti modi positivi, ci avvicinano nonostante la distanza fisica, ci danno la possibilità di esprimerci e ci permettono di trovare persone con idee e valori vicini ai nostri. Ma dal punto di vista dell’immagine corporea possono avere un ruolo contraddittorio.

Se da un lato, infatti, ci danno la possibilità di ampliare la nostra idea dei corpi e della bellezza, allargando i nostri orizzonti, dall’altro ci spingono ad un continuo confronto che può avere un impatto negativo sulla percezione di noi stessi, portandoci a sentirci inadeguati.

Per saperne di più sull’immagine corporea puoi leggere anche “Immagine corporea: quanto influenza la nostra vita”

Social Media e senso di inadeguatezza: è tutto reale?

Tutti noi abbiamo la consapevolezza che le immagini che si vedono nei film, nelle pubblicità o sulle riviste non sono “reali”; è, invece, più difficile avere la stessa percezione circa le foto che vediamo sui Social. Abbiamo la tendenza a considerarle sempre “vere”, autentiche, spontanee, uno spaccato di vita reale… Questo aspetto è importante perché quando sappiamo che qualcosa è irreale tendiamo a non paragonarci con esso, ma se lo percepiamo come vero e “alla nostra portata”, allora è facile che scatti il confronto.

“Il problema dei social non è tanto il fatto che siano pieni di persone meravigliose, alla moda e di successo, ma piuttosto il fatto di supporre che queste persone meravigliose, alla moda e di successo siano esattamente come noi” (Anushka Rees) 

In realtà non è così. Intanto perché ognuno di noi è unico e siamo tutti diversi sotto tantissimi punti di vista: partendo dai geni che definiscono dei limiti ai cambiamenti che possiamo chiedere al nostro corpo, per arrivare allo stile di vita, passando per età, lavoro, alimentazione, valori e background culturale per dirne alcuni.

Ma le differenze riguardano anche le motivazioni della presenza on line delle persone: divertimento, espressione di sé, ma anche vendita di servizi e prodotti…

Anche se le foto sui profili delle Influencer o le Instagram Story di marchi di vestiti/prodotti sembrano così spontanee, veri scatti di vita quotidiana, in realtà prevedono giochi di luci, filtri e ritocchi e, in alcuni casi, anche un’intera equipe di collaboratori. Per la “foto giusta” magari ci sono voluti centinaia di scatti, a stomaco vuoto e con la massima disidratazione per mettere in piena evidenza gli addominali, tanto per fare un esempio…

Avere chiari questi aspetti ci aiuta a comprendere come non abbia assolutamente senso fare dei confronti.

Social Media e senso di inadeguatezza: prova a porti qualche domanda

Per aumentare la consapevolezza delle emozioni che i Social Media innescano in te, prova a porti queste domande.
– Che effetto pensi abbiano i Social Media sulla tua immagine corporea?
– Ti capita di sentirti invidiosa, gelosa o inadeguata quando passi del tempo sui Social?
– Quali immagini ti fanno sentire in questo modo?
– Ti sei mai chiesto per quale scopo siano state create quelle immagini?

Crea la tua “bolla”

C’è una cosa bella nei Social, il fatto che siamo noi a decidere di quali messaggi vogliamo circondarci e quali, invece, vogliamo escludere, creandoci una “bolla” all’interno della quale poterci sentire a nostro agio. Non si tratta di chiuderci in una “torre dorata”, quanto piuttosto di ricreare on line un mondo fatto di messaggi utili, funzionali e che sostengono il nostro benessere psicologico ed emotivo.

Abbiamo a disposizione un potente strumento per creare la nostra esperienza “body-image friendly”: il tasto non seguire più. Usalo per liberarti di:

  • account che ti fanno sentire a disagio riguardo al tuo corpo o anche alla tua vita in generale;
  • modelle o influencer che segui per il solo motivo di guardare il loro aspetto;
  • persone che segui solo per motivarti a cambiare qualcosa del tuo aspetto;
  • account di fitness che enfatizzano l’esercizio fisico come mezzo per raggiungere risultati di tipo estetico piuttosto che l’obiettivo di sentirsi meglio e condurre uno stile di vita salutare;
  • account che segui per motivarti a mangiare di meno e a controllare il tuo comportamento alimentare;
  • account “beauty” che si focalizzando sul make-up o su prodotti di bellezza per cambiare il proprio aspetto piuttosto che per divertimento, creatività o cura di sè;
  • account “fashion” che enfatizzano l’importanza di coprire i difetti e scegliere vestiti “adatti alla forma del corpo” per sembrare più magri, piuttosto che l’espressione del proprio gusto e del proprio confort;
  • account che sostengono l’equazione “bellezza uguale valore”;
  • marchi che nelle loro campagne non si impegnano a rappresentare donne di diversa forma corporea, età ed etnia.

Nello scrivere questo articolo mi sono ispirata ad un testo molto bello che vi consiglio di leggere: “Beyond Beautiful: a practical guide to being happy, confident and YOU in a looks-obsessed world” di Anushka Rees