Oggigiorno i genitori possiedono molte informazioni di carattere nutrizionale e sono consapevoli dell’importanza di consumare un’ampia varietà di cibi per poter crescere e rimanere in salute: ma quella degli alimenti nuovi è davvero una sfida impossibile nei bambini?
In effetti far provare nuovi sapori e nuovi alimenti ai bambini non è certo qualcosa di così semplice: cerchiamo di fare un pò di chiarezza su questo tema rispondendo ad alcune comuni domande.
Mio figlio ha un’alimentazione poco varia: è grave?
E’ vero che sia i bambini che gli adulti hanno bisogno di diverse sostanze nutritive che provengono da cibi diversi. Calcio, vitamine, sali minerali, proteine, acqua, carboidrati, grassi…devono essere certamente presenti nella dieta quotidiana. Ma questo non vuol dire che i nostri figli debbano mangiare alimenti diversi ogni giorno ed a ogni pasto! Altrimenti avremmo solo bambini in precarie condizioni di salute a adulti a rischio di vita.
Abituarsi ad assumere le giuste porzioni di frutta e verdura, variare la quota proteica e fare esperienza di sapori diversi aiuta a mantenersi in salute, ma non dobbiamo disperare se ciò non accade!
Perché è difficile far mangiare ai bambini alimenti nuovi?
Molti bambini hanno una marcata preferenza verso pochi e abituali cibi. Tra i 18 e i 24 mesi tutti sono “schizzinosi” verso il cibo e possono rifiutare nuovi alimenti e nuovi sapori: si parla di “neofobia” o paura delle cose nuove. Questo comportamento ha una funziona adattiva: protegge i bambini dal rischio di ingerire sostanze potenzialmente nocive in una fase di sviluppo in cui, potendosi muovere in modo più autonomo, rischiano di entrare in contatto con diverse sostanze sfuggendo al controllo dell’adulto. Se da un lato quindi è normale che in questa fase sia difficile introdurre cibi nuovi, è comunque possibile prestare attenzione per scoprire se ci sono ulteriori motivi associati al rifiuto di un certo alimento.
Il bambino ha vomitato dopo averlo mangiato? ha avuto diarrea? Ha passato una notte insonne? ha fatto fatica a masticare o ha rischiato di soffocare?
In circostanze come quelle indicate, il “cibo novità” è stato accompagnato da un piccolo trauma che può spiegare la successiva repulsione verso quel cibo.
Come posso far accettare alimenti nuovi ai bambini?
Per prima cosa è bene sapere, come diversi studi hanno riscontrato, che per far accettare un cibo nuovo ad un bambino entro i cinque anni servono molteplici tentativi, dai cinque ai dieci. Abbandonate quindi l’idea del “tutto e subito”!
Introducete progressivamente i sapori base (salato, dolce, amaro, acido). Non introducete troppi gusti contemporaneamente, procedete con pietanze dai sapori simili: per esempio se il bambino ama le uova, proponetele con cotture diverse. Giocate anche coi colori: questo li abituerà alla variazione!
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Non forzate mai il bambino a mangiare alimenti che non gli piacciono, potreste ottenere l’effetto contrario: suscitando in lui reazioni di nausea, quel cibo potrebbe essere escluso in modo categorico dalla sua dieta.
Secondariamente è molto utile incoraggiare i bambini ad esprimere i propri gusti. Di fronte ad un cibo nuovo chiedete sempre: “Ti piace?” oppure “Perché non ti piace?“. Troppo spesso i genitori presi dall’ansia di ampliare la dieta dei propri figli non rispettano i loro tempi e gusti.