Mindless Eating: letteralmente è “mangiare senza testa”. A volte mangiamo senza rendercene conto, come se in quel momento fossimo assenti o temporaneamente disconnessi. Nei corsi utilizziamo anche l’espressione “mangiare con il pilota automatico inserito”, modalità antitetica al mindful eating.
Ciò avviene quando mangiamo e contemporaneamente stiamo svolgendo un’altra attività come guardare la TV, utilizzare lo smartphone, lavorare al PC o anche semplicemente seguire il filo dei nostri pensieri…
Mindless Eating, mangiare “senza testa”: che cosa ci fa perdere?
In queste circostanze abbiamo una consapevolezza limitata di:
– quanto mangiamo,
– cosa mangiamo,
– perché mangiamo.
Mangiare mindlessly ci porta a non guardare il nostro cibo se non di sfuggita, a non percepire a pieno gusti e profumi e ad ingurgitare ogni boccone in modo frettoloso e inconsapevole
La gratificazione che possiamo ricavare da un pasto consumato in questo modo è davvero limitata; può capitare anche di averne, in seguito, un ricordo poco chiaro
Mindful Eating: l’alternativa per “connetterci”
Abbandonare il multitasking, cioè l’abitudine di fare altre cose mentre mangiamo e mangiare in modo più lento sono due buone abitudini per superare il “mindless eating”
Facendole nostre, potremo gettare le basi per ristabilire la connessione tra la nostra mente ed il nostro corpo.
Mangiare in modo mindful non significa fare pasti lunghi e completi con tovaglioli di lino e candelabri d’argento, ma significa piuttosto dare ai pasti la nostra completa attenzione, indipendentemente dal fatto di essere in un ristorante stellato oppure al fast food.
Se vuoi imparare a mangiare con consapevolezza puoi consultare la pagina dedicata al corso “Nutri il corpo, ascolta il cuore”.