La Mindful Eating è anche per noi genitori: ci impegniamo, infatti, ogni giorno per fare scelte che proteggano la salute dei nostri figli, ma mettiamo la stessa energia nell’educarli ad avere un rapporto sano e curioso verso il cibo, senza timori, pregiudizi e ossessioni?
Le preoccupazioni dei genitori in fatto di cibo
“Voglio che il mio bambino si abitui a mangiare in modo sano”
“Deve mangiare più frutta e verdura!”
“Deve mangiare meno “schifezze!”
I genitori sono spesso impegnati a fare in modo che i bambini mangino in modo sano, abbiano un giusto apporto di proteine e vitamine e non esagerino con caramelle, cioccolato o dolci in generale…
Ma cercando di proporre ai figli una dieta che corrisponda al proprio ideale di “sana alimentazione” si rischia, senza accorgersene, di creare e condividere con loro una vera e propria lista di cibi permessi e di cibi vietati assieme a restrittive regole alimentari (niente zucchero, niente caramelle, niente conservanti, niente grassi, e cosi via… ).
Il rischio è quello di far perdere ai nostri bambini il piacere di mangiare e gettare le basi per un rapporto ansioso con il cibo!
Facciamo pace con il cibo anche in famiglia
Le modalità di approcciarsi al cibo che noi adulti spesso abbiamo perduto e possiamo riapprendere attraverso la pratica della Mindful Eating (ascoltare i segnali del nostro corpo, gustare i cibi con tutti i 5 sensi…), i bambini già le possiedono!
Se vuoi saperne di più, potresti leggere anche il mio articolo “Mindful Eating e regole in famiglia“
Osservando i nostri figli mentre mangiano, ci accorgiamo che hanno un rapporto “sensoriale” con il cibo: lo osservano, lo toccano, lo annusano prima di mangiarlo… I più piccoli, in un certo senso, sono più capaci di noi di “mangiare in modo mindful”!
Questa capacità spesso si perde crescendo: si mangia in modo meccanico, svolgendo altre attività o completamente assorbiti nei pensieri e nelle preoccupazioni, senza prestare attenzione a ciò che si mangia e ai sapori.