Quando mangiamo mettiamo spesso in atto dei copioni, vale a dire comportamenti abituali e automatici, che possiamo definire come “mangiare inconsapevole”. Ci sono alcuni copioni di cui siamo chiaramente consapevoli, ma molti sono in agguato sotto la superficie delle nostre attività quotidiane. E che li notiamo o no, possono far colare a picco le nostre migliori intenzioni.
Abitudini e automatismi nell’alimentazione
Colazione: aprire il giornale, versare muesli o cereali nella tazza e mangiare fino a che non si è finito di leggere
Cena: finire di mangiare il cibo nel piatto, prendere altre porzioni finché tutti gli altri non hanno finito
Snack: trovare un film da vedere alla Tv e preparare i popcorn
Noi tutti abbiamo copioni che condizionano qualsivoglia atto quotidiano: la colazione, gli spuntini, i ristoranti, le bevande, il modo di cucinare, di lavare i piatti e così via…
Abbiamo anche copioni che ci dicono quando smettere di mangiare. Infatti se si chiedesse ad un certo numero di persone cosa le ha spinte a smettere di mangiare solo alcune risponderebbero: “Ero sazio”. Altre direbbero di smettere quando non hanno più tempo a disposizione o quando i loro familiari hanno finito. Altre ancora direbbero di smettere quando il cibo è finito o quando il programma televisivo è terminato o quando interrompono la lettura di un giornale o libro: sono tutti esempi di mangiare inconsapevole.
Per saperne di più sul mangiare inconsapevole e sui meccanismi di fame e sazietà, puoi leggere anche “Sai quando iniziare a mangiare e quando fermarti?”
Soltanto quando iniziamo a mangiare in modo consapevole, iniziamo a riconoscere la tendenza ad avere il pilota automatico inserito.
La consapevolezza del momento presente è ciò che ci offre la possibilità di cambiare le modalità automatiche con cui ci approcciamo al cibo e all’alimentazione (il mangiare inconsapevole) per iniziare, finalmente, a scegliere in maniera attiva e propositiva la nostra direzione.