Il senso del gusto si sviluppa sin dalle prime settimane dopo il concepimento in quanto le papille gustative si formano a circa otto settimane di gestazione: ma come procede poi lo sviluppo dei gusti nei bambini?
Nel liquido amniotico sono presenti aromi che provengono dalla dieta della mamma ed il feto entra in contatto con essi avendo così ha la possibilità di fare esperienza di questi sapori ancor prima di nascere. Le conoscenze scientifiche che abbiamo a disposizione ci dicono, quindi, che l’esperienza alimentare si forma davvero precocemente!
Le ricerche ci hanno anche permesso di scoprire che le espressioni facciali del feto cambiano in relazione alle diverse stimolazioni dei recettori del gusto. Inoltre si verificano variazioni nella frequenza della deglutizione in presenza di aromi diversi (aumento in presenza dell’aroma dolce e diminuzione in presenza di aroma amaro).
Una volta venuti al mondo, tutti i bambini hanno una preferenza per il sapore dolce ed una repulsione per quello amaro. Ma nonostante questo sia fisiologico, tutti, una volta cresciuti, riusciranno ad ampliare la gamma di cibi e alimenti graditi e consumati.
Perché i bambini preferiscono il sapore dolce?
C’è una semplice spiegazione evoluzionistica alle preferenze dei gusti nei bambini, legata cioè alla sopravvivenza e alla protezione della specie!
Il sapore dolce, percepito come gradevole sin dalla più tenera età, viene identificato dal nostro cervello come una fonte di energia sicura. L’amaro e l’acido, sapori poco graditi ai bambini, si collegano rispettivamente a cibi tossici (es. funghi) e avariati; l’essere percepiti come sgradevoli e rifiutati ha quindi una funzione protettiva!
Verranno poi apprezzati in età più tardiva, quando l’individuo è in grado di valutare la qualità, la quantità e pericolosità di certi alimenti.
Fintanto che non siamo in grado di capire se un alimento ci può fare male, la preferenza automatica per certi tipi di sapori ci protegge!
Il mio bambino non mangia: selettività per i cibi e strategie genitoriali
Qualche volta quando i bambini fanno fatica ad ampliare la loro dieta, accettando cibi e quindi sapori diversi da quelli conosciuti. Le strategie adottate dai genitori sono davvero importanti!
Abbiamo detto che bisogna essere molto pazienti perché per fare accettare un sapore diverso dal solito ad un bambino possono servire anche dieci esposizioni al cibo nuovo.
Ma se dopo il primo o secondo rifiuto, il genitore, per paura che il figlio non si alimenti a sufficienza, cede alle sue richieste e gli dà il cibo preferito, cosa succede?
In questo modo si limitano le esperienze sensoriali dei bambini, poiché si asseconda la richiesta del cibo che conoscono e gradiscono, mettendo un freno alla normale evoluzione delle preferenze che avviene con la crescita.
Cari genitori, non allarmatevi se vostro figlio non ama i broccoli e non temete per la sua salute se si alza da tavola non avendo consumato una delle pietanze che gli avete proposto. Lo sviluppo del gusti nei bambini avviene nel tempo e porta grandi cambiamenti!
Ricordatevi che piano piano l’abitudine al gusto di cibi diversi si amplia in modo naturale nei bambini, nonostante le preferenze iniziali. Ciò è possibile proprio a patto che l’esposizione a nuovi alimenti continui e non si arresti! Armatevi di pazienza e vi renderete presto conto che è questa la strada!
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