Essere se stessi: una bella esortazione certo, ma…è così facile? E cosa significa davvero?
Il difficile compito di essere se stessi
Sono molte le persone che investono risorse, energie e tempo proprio nel tentativo continuo di “non essere se stesse”, sforzandosi di cambiare, migliorare, essere diverse da come sono.
Aspettative altrui e distanza da se stessi
Molti di noi sono stati educati sin da bambini a non assecondare le proprie inclinazioni personali e ad essere o fare, invece, ciò che ci si aspettava da loro: qualcuno ha, quindi, imparato ad essere “duro” sebbene per natura fosse una persona sensibile, qualcun altro è stato obbligato a seguire un certo percorso di studi nonostante ne prediligesse uno del tutto diverso e così via…
Sono tante le occasioni in cui si viene incoraggiati a non tenere conto della propria “natura fondamentale”… Si viene spesso educati a considerare ciò che si prova come “non valido e inappropriato”, a valutare l’espressione dei sentimenti e il fatto di ascoltarli come qualcosa di “non conveniente”.
Ecco che diventa quasi naturale diffidare dei propri più autentici modi di essere e di sentire, per adeguarsi alle altrui aspettative e pressioni esterne.
“Essere se stessi”, in questo contesto, infatti, può significare sentirsi perennemente inadeguati, non all’altezza delle richieste del mondo circostante, insicuri delle proprie scelte e talvolta anche in colpa…
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Ma questo sforzo continuo oltre che essere terribilmente faticoso, porta davvero al risultato sperato?
Prenditi un po’ di tempo per ascoltare i tuoi bisogni, le tue inclinazioni naturali, riscopri i tuoi interessi e le attività che ti piacciono: invece di procedere con il pilota automatico su una strada che forse non hai scelto del tutto, trova la tua!
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