“Che cosa ti dice la tua invidia“ nasce dal fatto che spesso, in studio, mi capita spesso di ascoltare frasi come “So che è una cosa orribile da dire, ma io sono invidiosa/o!”. E volevo scrivere qualcosa da tempo, così ho chiesto aiuto a Beatrice Baldi, insegnante di Yoga, Personal Train, esperta di Mindfulness e studentessa al corso di laurea in Psicologia.
Che cos’è l’invidia?
L’invidia è effettivamente un’emozione con “bassa accettazione sociale” per questo è difficile ammettere di provarla e quando lo si fa, spesso ci si giudica negativamente per il fatto stesso di averla provata
A questo proposito, vorremmo condividere alcuni spunti di riflessione. Tutte le emozioni sono valide e non dovrebbero portare con sé un giudizio di valore negativo sulla persona.
Un’ “emozione negativa” se vogliamo chiamarla così, non è tale perché “sbagliata”, ma perché non è piacevole da provare. Ma tutte le emozioni hanno pari dignità, sono dei visitatori e accoglierle con benevolenza o per lo meno accettazione, proprio come faremmo con un ospite che suona alla nostra porta, riconoscerle, fare amicizia con loro ci aiuta a farle fluire.
Giudizio ed emozioni
La nostra sofferenza, infatti, è spesso legata non solo all’emozione in sé, ma soprattutto al giudizio che noi esprimiamo in merito a quell’emozione: non credo che dovrei sentirmi così, ma lo sento e per questo mi critico; e nel criticarmi genero più sofferenza.
Questa riflessione non ha l’intento di farti sentire in colpa per la critica che esprimi; il giudizio su come dovremmo o non dovremmo sentirci spesso è stato appreso nel nostro percorso di vita. Non ne abbiamo colpa, ma oggi abbiamo la possibilità di scegliere come relazionarci con le nostre emozioni, anche quelle più “difficili” come l’invidi
Possiamo ad esempio provare ad esplorare le emozioni “negative” come il prodotto dell’evoluzione del nostro cervello, riconoscendo il loro valore adattativo – forse così ammorbidiamo la presa e ci è un pochino più facile lasciare andare il giudizio su di esse.
Perché l’invidia ha bussato alla nostra porta?
Porci alcune domande sul come mai ci sentiamo invidiosi proprio di quella persona o verso quella certa cosa può davvero aiutarci a trovare il significato profondo di questa emozione. Interrogarci in questo modo può aiutarci ad individuare bisogni importanti per noi, ma che non sono ancora stati soddisfatti nel nostro percorso di vita; bisogni che sono importanti per farci sentire soddisfatti, realizzati e al sicuro.
Solo dopo aver messo a fuoco questi bisogni sarà possibile per ognuno scegliere le azioni da mettere in atto per andare in quella direzione. qualche volta sarà possibile anche trovare strade nuove e non necessariamente battere quelle che si stanno facendo soffrire e provare invidia.
Mentalità della scarsità e dell’abbondanza
C’è un ultimo spunto per noi utile: iniziare a fare nostra la mentalità dell’abbondanza in opposizione a quella della scarsità.
La mentalità dell’abbondanza si intende credere che ci siano abbastanza risorse e successi per tutti, che ognuno a suo modo e con le proprie peculiarità, possa arrivare a realizzarsi.
La mentalità della scarsità presuppone, invece, una sorta di concorrenza distruttiva e non necessaria basata sull’idea che, se qualcun altro ha successo in una data situazione, significa che c’è qualcuno che perde. Questo tipo di mentalità ci porta a pensare che non sia spazio per tutti e rappresenta un terreno fertile per l’invidia.
Che cosa ne pensi? Che rapporto hai con la tua invidia? Quale bisogno non corrisposto riconosci dietro alla tua invidia?
In quale tipo di mentalità ti riconosci di più, quella dell’abbondanza o della scarsità?
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