Si parla spesso di Mindfulness, oggi vediamo invece cosa non è la Mindfulness!
Avrete letto articoli che ne sottolineano le implicazioni positive per il benessere e l’equilibrio personale ed è sempre più spesso oggetto di studi scientifici che mirano a individuarne i correlati neurofisioligici. Per non correre il rischio di fare confusione o cadere in qualche fraintendimento, leggete questi cinque semplici punti.
Non è avere la mente vuota
Esistono forme di meditazione che sono volte a svuotare la mente dai pensieri, ma non la pratica della Mindfulness che consiste, piuttosto, nell’allenare la mente ad essere consapevole di quello che fa, in ogni momento. Anche di ciò che pensiamo mentre lo pensiamo.
Non è essere privi di emozioni
La Mindfulness non è non sentire le emozioni! Non ci solleva dalle emozioni, soprattutto da quelle dolorose, ma al contrario ci porta ad osservarle in modo più pieno e vivido. Mano a mano che lasciamo andare le abituali modalità di gestire le sensazioni di dolore o di disagio, la nostra capacità di riconoscere come ci sentiamo aumenta.
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Si parla spesso di Mindfulness, oggi vediamo invece cosa non è la Mindfulness!
Avrete letto articoli che ne sottolineano le implicazioni positive per il benessere e l’equilibrio personale ed è sempre più spesso oggetto di studi scientifici che mirano a individuarne i correlati neurofisioligici. Per non correre il rischio di fare confusione o cadere in qualche fraintendimento, leggete questi cinque semplici punti.
Non è ritirarsi dalla vita
Poiché molte pratiche meditative sono state affinate da monaci ed eremiti, spesso si dà per scontato che comportino la rinuncia ad una vita ricca dal punto di vista relazionale. In realtà non è così. Emozioni, pensieri, sensazioni, sentimenti, cioè tutto ciò che la vita e le nostre esperienze portano con sé, sono messi intenzionalmente al centro della consapevolezza. Prendendo il tempo per osservarli, essi diventano più vividi ed intensi.
Non è la ricerca della felicità
Essere consapevoli momento per momento della propria esperienza presente significa anche non sviluppare “attaccamento” verso i nostri stati interiori. Il lasciare andare riguarda sia gli stati negativi che quelli positivi. Praticando la consapevolezza impareremo a non attaccarci agli stati mentali di beatitudine, così come a non respingere quelli sgradevoli. “attaccamento” verso i nostri stati interiori. Il lasciare andare riguarda sia gli stati negativi che quelli positivi. Praticando la consapevolezza impareremo a non attaccarci agli stati mentali di beatitudine, così come a non respingere quelli sgradevoli.
Non è fuggire dal dolore
La Mindfulness ci aiuta ad aumentare la nostra capacità di tollerare il dolore piuttosto che di sfuggirlo, perché ci permette di abbandonare volontariamente tutte le azioni automatiche mirate a farci sentire meglio.